The Red Pill Forum Italia

Patriarcato, "liberazione sessuale", regola del 20%-80%

Gli errori nella redpill standard

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    65

    Status
    Anonymous
    Ovunque nell'ambiente incel/RedPill si denuncia la presunta "liberazione sessuale" femminile del '68 come causa regina del problema incel. Sarebbe a causa della maggiore libertà sessuale delle donne, se oggi molti maschi rimangono a secco. Molti trovano dannoso anche che le donne abbiamo molti partner sessuali nella vita. Si accusa perfino la "promiscuità" delle donne. Massima ipocrisia, dato che proprio l'uomo medio aspirerebbe a fare sesso con tutte le donne che gli capitano a tiro.

    A parte che la vera "liberazione sessuale" è ancora tutta da venire, com'è possibile che se le donne sono più disinvolte nella sessualità e nel "concedersi", gli uomini "medi" scopino di meno? Questo succede perché le donne non sono affatto più "libere sessualmente" rispetto al passato, sono solo più libere di ipergamare. Non è la stessa cosa!
    L'altra causa additata è la fine del "patriarcato", che viene rimpianto in stile "si stava meglio quando si stava peggio". Ma a discapito dei ricordi dei nostalgici, quello non era affatto un bel modo di vivere. La soluzione è andare avanti, non indietro.
    Ai tempi dei nostri nonni nel secolo scorso, ci si sposava con delle verginelle frigide e legnose a 20-25 anni.
    Certo era più facile che anche un basso e bruttino trovasse moglie. Però poi gli aspettava una vita merdosa. Una piatta vita matrimoniale quasi asessuata, dove quasi tutti si cornificavano con amanti nascoste. Mentre l'uomo era a lavorare in fabbrica, la moglie si consolava col salumiere o il panettiere, il lattaio, o col marito di qualcun'altra. Solo non c'era internet su cui scegliere, ma le corna e l'insoddisfazione c'erano eccome. Internet ha dato solo modo alla donna di ipergamare al massimo, potendo scegliere su un catalogo vastissimo, a colpi di click. A questo si aggiunge l'ego-boosting che ne deriva.
    Ma la donna non si è affatto liberata sessualmente. Risente del suo atavico istinto ipergamico. Oggi ha solo più possibilità di scelta con migliaia di partner fra cui scegliere su internet, ed ovviamente oggi potendo lavorare, non ha più bisogno di sposarsi a 20 anni per essere mantenuta. Per questo molti "redpillati" e incel di oggi, rinnegano addirittura l'indipendenza economica conquistata dalle donne e le vorrebbero barricate in casa ai fornelli.

    La sessualità femminile oggi non è affatto libera. La sessualità maschile è libera. Libertà sessuale vuol dire essere aperti a fare sesso potenzialmente con tutti, non solo con un'elite di privilegiati come se si dovesse fare selezione per procreare ogni volta, anche quando non si sta procreando. La vera liberazione sessuale sarebbe svincolare la sessualità femminile dall'ipergamia. Se le donne si fossero liberate sessualmente, si sarebbero liberate del comportamento ipergamico. Oggi vivrebbero il sesso con la stessa apertura degli uomini, cioè abbassando i criteri di selezione quando si tratta di fare sesso per "divertirsi" e non per procreare. E quando si tratta di procreare (cioè per quelle 1-2 volte nella vita), o quando si tratta di scegliere il partner con cui riprodursi, sceglierebbero il partner secondo criteri oggi più utili all'evoluzione della specie, che non criteri sostanzialmente e frivoli (Look Money e Status). Vedere la pagina dedicata all'ipergamia.

    Se oggi le donne cambiano partner come un paio di scarpe, la colpa non è dell'inesistente liberazione sessuale del '68 (come detto, è aumentata di fatto solo la possibilità di scelta e l'indipendenza lavorativa), ma è della combinazione fra ipergamia, maggiore possibilità di scelta e la mancanza di maturità emotiva e sentimentale. Queste due maturità fondamentali vengono sempre meno in un sistema edonista, che spinge a puntare più alto possibile, a non guardare più in là del proprio naso, a stufarsi e a cambiare qualsiasi cosa in fretta, anche il partner.

    Un errore basilare della Red Pill standard è però quello di dare un peso eccessivo alla componente istintiva dell'ipergamia femminile, e considerarlo come un comportamento immodificabile, che all'aumentare della libertà sessuale, può solo peggiorare. Niente di più sbagliato. Basta vedere come il sesso viene vissuto in modo molto più diffuso e democratico fra la popolazione, in culture molto diverse dalla nostra. Si veda per esempio nell'isola Tahiti, prima dell'arrivo dei bigotti cristiani.
    Oggi nella nostra specie sono le culture popolari a condizionare i comportamenti degli individui, molto più di quanto facciano i puri istinti reconditi. Oggi le donne stanno spingendo al massimo i loro comportamenti ipergamici, perché la cultura in cui vivono le spinge a pensare che sia una scelta vantaggiosa, quando invece arreca solo danni, sia alle donne che alla società intera. Anche l'educazione conta. Le donne si sentono ripetere dai loro genitori fin da bambine che sono "Principesse", che "Devono avere solo il meglio di tutto, devono puntare al massimo (col minore sforzo ovviamente)" e le conseguenze sono queste. Ipergamia alle stelle.

    Se le donne invece oggi fossero veramente libere sessualmente, sarebbe una società dove tutti tenderebbero fare sesso più o meno con tutti, a seconda delle occasioni, dei contesti e dei gusti ovviamente. Certo i brutti non potrebbero comunque pretendere che le belle vadano automaticamente anche con loro, in quanto queste sono già ben servite. Ma la maggior parte degli approcci e relazioni sarebbero fra pari estetici, e tutti i "normali", brutti o bruttini farebbero molto più sesso di oggi.
    Il problema non è la promiscuità (né femminile né maschile), ma è fare avvicinare i criteri di domanda e offerta di sesso, che oggi sono fortemente sbilanciati per via dei comportamenti ipergamici delle donne.

    Ovunque si leggono posts anche sul presunto complotto del femminismo che starebbe operando per la conquista del mondo. Siamo veramente a livello di scie chimiche e terra piatta. Le femministe estreme sono sono quasi tutte lesbiche mascoline, e sono una minoranza esigua delle donne. La deriva femminista e misogina della politica attuale ha ragioni di servilismo (zerbinaggio) dei politici uomini per convenienza elettorale. Senza seguaci, le femministe estreme possono fare ben poco a livello legislativo.

    È vero che le donne stanno cercando di prendersi una rivincita sul passato giocando slealmente e facendo vari danni qua e là, ma siamo ben lontani da un complotto organizzato che vorrebbe demascolinizzare il maschio trasformando tutti gli uomini in Eunuchi.

    È vero che l'industria del cinema nei film e sit-com ridicolizza sempre di più l'uomo, facendolo agire come una scimmia idiota ai piedi della donna. Nel cinema italiano soprattutto, fateci caso. In una coppia, la donna nella coppia è sempre la parte più intelligente, determinata, matura, saggia, responsabile, con la testa sulle spalle, inflessibile ad ogni tentazione. Spesso ligia nel suo compito di mamma. L'uomo invece è sempre dipinto come infantile, superficiale, incosciente, mentalmente inferiore, tutto calcio, divano, birra e TV. Combina solo guai, prontamente risolti dalla sua donna matura, che lo assiste con benevolenza quasi materna. È Tutto veramente stucchevole, ma da lì a proclamare l'esistenza di un complotto femminista, ce ne passa! Si tratta di deriva culturale, per motivi di compiacenza e moda. Questa demascolinizzazione è una conseguenza della deriva sociale attuale, non ne è la causa. Però non è forse vero che l'uomo medio italiano striscia ai piedi della donna come un verme pur di farsela dare? Questo è il risultato.

    Si cita il principio di Pareto, dicendo che oggi solo il 20% degli uomini sarebbe accettato dalle donne come partner, mentre il restante 80% sarebbe scartato, costretto a ricorrere al sesso a pagamento. Qui siamo al delirio, oltre che all'ignoranza in matematica. Intanto il dato vero è che sui siti di incontri e app di dating, risulta che l'80% delle donne reputi attraente solo il 20% degli uomini. Su internet l'80% degli uomini viene scartato. Il che è ben diverso da sostenere che nella realtà il 20% degli uomini si scopi l'80% delle donne! L'affermazione non sta proprio matematicamente in piedi, applicata all'intera popolazione.

    Una forte e pericolosa asimmetria esiste, ma solo in alcuni ambiti statistici (giovani fasce d'età, contesti vacanzieri, scuola, ecc). Dato che nella realtà praticamente non esistono donne single, significherebbe che ogni belloccio gradito dalle donne (il 20% degli uomini) abbia una relazione stabile con 4-5 donne contemporaneamente! O quanto meno sia il partner sessuale fisso di 4-5 donne, altrimenti l'80% delle donne rimarrebbe senza sesso...
    Siccome non mi sembra che l'80% delle donne vivano in relazioni poligame, tanto meno sessualmente, il ragionamento non regge a livello globale. Allora voi direte "Le donne tradiscono". Sì, ma si tradisce sempre in due, ed i bellocci hanno poco tempo da perdere con le "normali" o "bruttine", dato che hanno le loro bellocce a disposizione.
    Inoltre, ben poche donne accettano di essere "la seconda scelta" o l'amante di qualcuno, per lungo tempo. Vogliono tutte avere "l'esclusiva" a vita.

    Quindi le donne di quel 80% senza bellocci a disposizione, prima o poi si accontentano di qualche uomo "normale", se non vogliono rimanere single a vita, o senza sesso. Per una donna "normale" o bruttina non è affatto facile trovarsi un chad come amante, dato che appunto i chad sono già ben serviti nel loro harem di bellocce.

    È vero che le donne giovani tendono a sopravalutarsi e ad alzare le loro pretese, tenendo a secco i giovani "normali" nei loro anni migliori, ma questo è un effetto dell'ipergamia amplificato dall'arrivo di internet. Non è un complotto "matriarcale". Non è colpa della falsa e parziale "liberazione sessuale sessantottina".

    Nei siti di incontri le donne scartano l'80% degli uomini. C'è la strage di Tinder, dove arrivano a scartare il 95% degli uomini. Ebbene, certo che online si comportano così. Soprattutto su Tinder, dove tutto si basa su una foto, senza sapere altro. A catalogo, sulla carta possono permettersi di puntare solo al TOP del TOP.

    Ma Tinder non è la vita. I siti di incontri non sono la vita, neanche se oggi il 40% in aumento, delle relazioni nascono su internet. Perché, per i motivi visti prima, se le donne single sono poche, vuol dire che con qualcuno, nella vita reale, alla fine ci si mettono.

    Quindi nessun uomo involontariamente singolo, nessun INCEL, lo è invano. Perché per ogni uomo singolo, c'è una donna single, una zitella che rimane spaiata (siccome in occidente all'incirca il 50% della popolazione è maschile e il 50% è femminile). La differenza è che la donna media vive bene anche senza sesso, e tutto quello di cui ha primitivamente bisogno per sentirsi realizzata nella vita, è diventare "mamma" 1 o 2 volte nella vita.

    Quindi va bene tutto, ma diamo le colpe ai fattori giusti. Come detto, molti nell'ambiente incel/RedPill invocano il ritorno al sistema retrogrado del patriarcato. Un sistema bigotto con ruoli di genere predefiniti a tavolino. Un ritorno alla vita del dopoguerra, dove ci si sposava a 20-25 anni con vergini legnose e si metteva su famiglia. Si passavano poi decenni di piatta e squallida vita matrimoniale, mantenendo una donna che scopava in stile bambola gonfiabile e col contagocce. Una vita accanto a una persona che già dopo una manciata di anni si stentava riconoscere, perché col passare degli anni si cambia. Già a 30 anni ci si chiedeva perché mai ci si fosse sposati con quella lì e ci si avesse anche messo su famiglia. Matrimoni piatti e asessuati, pieni di corna da entrambe le parti. Che bella vita di m... Chi rimpiange quella vita può essere solo un ignorante, un ipocrita, o un bigotto dalla vedute molto ristrette.

    Vi ricordate i film della celebre "commedia all'italiana" anni '70? Quei film con Lino Banfi, Renzo Montagnani, Edwige Fenech? Erano proprio lo specchio del patriarcato di cui molti sono nostalgici. Film come "Cornetti alla crema", "Spaghetti a mezzanotte", "La moglie in vacanza, l'amante in città", "La moglie in bianco, l'amante al pepe" per citare solo alcuni titoli che sono già un programma. Quei film erano la visione in chiave comica di quella vita, piena di frustrazioni e non affatto appagante. Alberghi in cui di notte, mogli e mariti si scambiavano di stanza, infilandosi nel letto dell'amante, il cui coniuge a sua volta si era infilato nella stanza di qualcun altro. Che bella prospettiva di vita romantica!
    È quella la vita da rimpiangere? E quelli erano solo film comico/commedia. Nella vita reale uno brutto e grasso come Lino Banfi senza status, non avrebbe mai avuto come moglie o amante una come Edwige Fenech o Barbara Bouchet. Scordatevelo! Avrebbe avuto una pari estetica, esattamente come oggi.

    Oppure si invoca la monogamia estrema, con 1 donna per 1 uomo, per tutta la vita. Ma quando mai? Certo ad alcuni succede, ma è normale anche che gli "amori" finiscano. Le relazioni difficilmente durano per tutta la vita, perché col tempo si cambia. E poi non c'è niente di più pericoloso che avere avuto un solo partner sessuale nella vita! Un sacco di uomini hanno passato un'intera squallida vita sessuale, scopando in stile "asse di legno", perché la loro prima e unica partner sessuale era un pezzo di legno inetto al sesso. Magari anche belloccia, ma un pezzo di legno. Lo stesso vale per le donne verso i loro partner maschili. Almeno qualche straccio di paragone bisogna averlo nella vita. 4-5 partner sessuali nella vita sono già sufficienti per avere un'idea della varietà. Ne bastano anche 2, se si beccano quelli giusti, uno positivo e uno negativo. Semmai come monogamia è giusto intendere "stare con 1 partner alla volta". Bisognerebbe anche evitare di stare con qualcuno tanto per non stare da soli, perché così facendo ci si sottrae il partner "giusto" a vicenda, e si perde tempo prezioso.

    Come tipologia, gli uomini nostalgici del patriarcato sono l'equivalente maschile di quelle nazi-femministe (per lo più lesbiche mascoline), che vorrebbero relegare l´80% degli uomini a soddisfarsi con i video porno. (Loro stesse parole)

    No cari "incel" e uomini di quel genere, la soluzione sta da tutt'altra parte. Non è né la monogamia a vita, né il patetico patriarcato. È sufficiente che le donne comincino a correggere il loro atteggiamento ipergamico nella scelta del partner e nei confronti della sessualità. Avrebbero tutto da guadagnare, loro come noi.

    I problemi si risolvono guardando avanti, non indietro. Certo è più facile stare a lamentarsi invocando il patriarcato anni '50, anziché attivarsi per cambiare la cultura attuale e togliere potere sessuale alle donne (siamo noi che glielo diamo. Da sole non ne hanno neanche un po').

    La vera e unica cura al problema è l'eliminazione dell'ipergamia femminile, che oggi è dovuta più a ragioni culturali e di costume che a necessità biologiche, e promuovere relazioni veramente paritarie. (Vedere il post "Ipergamia delle donne. Perché oggi è dannosa per la specie")

    E' ora che le donne si diano una guardata dentro e aggiornino i loro parametri di selezione. Volere relazioni paritarie e non incentrate sul privilegio. Correggere l'intero rapporto primitivo che hanno con il sesso.

    Anche se la radice del problema sta tutta dalla loro parte (comportamenti ipergamici), il problema non si risolve alzando ulteriormente il muro di separazione che c'è già, e sbraitando di là dal muro "Siete solo m*rde, dovete tornare ai fornelli". I problemi fra uomini e donne si risolvono in due. Se si vuole un cambiamento, occorre instaurare un canale di comunicazione che faccia capire loro i danni che la loro ipergamia sta arrecando al mondo maschile, all'intera società, e anche alla loro sessualità. Non ci sono altre strade.

    Edited by Charmfree - 8/7/2022, 09:50
     
    Top
    .
0 replies since 26/2/2021, 12:33   420 views
  Share  
.