The Red Pill Forum Italia

Posts written by Charmfree

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    Uno dei concetti che si ripete ovunque, è: "E' sempre la donna che sceglie. Non l'uomo". In realtà questa è solo la seconda metà della storia. Viene altrettanto ripetuto che "E' sempre l'uomo a fare il primo passo", e non è vero che (almeno in fatto di LTR, relazioni a lungo termine), l'uomo ci provi indiscriminatamente con tutte quelle che gli capitano a tiro. Non è quindi la donna quella che sceglie per prima.

    In realtà la donna si limita a scegliere, fra chi l'ha già scelta. E' una scelta passiva. È una scelta di secondo rango.
    "Scegliere" significa scegliere attivamente. La vera scelta, la fa chi sceglie per primo, cioè l'uomo, ed è quello che attualmente avviene nella stragrande maggioranza dei casi.

    L'uomo sceglie una donna che ritiene potenzialmente interessante, e si fa avanti. Questa è la scelta che conta, è la scelta attiva. La donna si limita a scegliere passivamente fra i tanti pretendenti, quello che le sembra migliore, o spesso il meno peggio, pur di non stare da sola.
    Certo è un metodo comodo. Non espone ad incassare rifiuti, "pali", e soprattutto, non costa alcuno sforzo. Basta stare fermi. Basta che una donna si appoggi a un muro, e nel giro di mezz'ora si fermeranno 10 uomini a chiedere "Stai aspettando qualcuno?", "Andiamo a bere qualcosa"?

    La scelta passiva ha però un grandissimo limite. Dà per scontato, che il partner "giusto" sarà incluso fra coloro che spontaneamente ci sceglieranno, ma questo è invece un caso del tutto aleatorio, che difficilmente si verifica. Significa affidarsi al caso. E' anche per questa ragione se le donne cambiano partner in modo frenetico, dopo brevi periodi di prova. Perché nel pacchetto degli uomini che si fanno avanti, raramente è incluso "quello giusto". Non importa che si tratti di un belloccio, o di un "bravo ragazzo".
    È un continuo pescare passivo, in attesa che passi quello "giusto". Riassumendo, nella realtà succede questo:

    - All'individuo "A" piace "B". Ma "A" è una donna, quindi non si fa avanti, perché ha paura di essere rifiutata.
    - L'uomo "B" non sa che piace ad "A", e a prima vista magari non riterrebbe "A" interessante, ma non sa che "A" sarebbe la donna della sua vita, se la conoscesse meglio.
    - "B" si fa avanti con "C", che ci sta. Quindi, "C" si prende "B".
    - "A" si è quindi preclusa la possibilità di essere scelta da "B".
    - Il pretendente "D" si fa avanti con "A". Ad "A" l'uomo "D" piace meno che "B", però ci può tirare avanti in qualche modo, ma non sarà mai soddisfatta come con "B".

    La perdita di tempo si ripete all'infinito, con "A" che aspetta sperando che un "B" si faccia avanti di sua iniziativa. È un modo indubbiamente stupido di vivere e di concepire la scelta del partner. Un metodo da basso IQ. Chi sceglie per primo è chi determina la prima grossa discriminante nella scelta, non è chi sceglie per secondo.
    Io anche se fossi una donna, non lascerei mai alla completa mercé degli altri, le sorti di un incontro così importante nella vita.

    Di questa differenza fra scelta attiva e passiva me ne sono accorto già in adolescenza, in tempi di gran lunga pre-internet. Durante l'adolescenza tutti viviamo ancora un po' fuori da certi schemi, anche le ragazze. Ai tempi dei miei 15-17 anni, quando ancora non tutti i maschi erano "a caccia", mi è effettivamente capitato che un paio di ragazze si fossero fatte avanti con me di loro iniziativa, di persona, o tramite un'amica. Loro mi avevano scelto attivamente. Io le avevo rifiutate perché ai tempi non mi piacevano, così quella volta è toccato a loro ricevere un "NO". Dai18-20 anni in poi, con quasi tutti i maschi a caccia, ho visto che quasi nessuna si faceva avanti attivamente, ma quasi sempre si limitavano tutte a scegliere fra chi si faceva avanti con loro.
    Ed io cominciavo a chiedermi "Ma perché per esempio quella lì non ci prova con quello là? Magari è proprio quello che sta cercando". Invece no. Quasi nessuna si faceva avanti attivamente. Come fanno anche oggi. (Non sto parlando di quelle che strillano dietro ai bellocci da copertina, o con alto valore MS).
    Questo accade sia perché per motivi "culturali" viene accettato che debba essere l'uomo fare il primo passo, sia perché la donna non viene educata, abituata, a sentirsi rifiutata.

    Un tizio che nei primi anni 2000 gestiva un'agenzia matrimoniale disse, riferendosi alle sue iscritte "Le donne non scelgono. Non inviano richieste di contatto, hanno troppa paura di ricevere un NO. Si limitano a rispondere, a chi inoltra una richiesta per loro".

    Veramente notevole in fatto di intelligenza, coerenza e parità. Oggi con le quote rosa, le donne vogliono avere posti dirigenziali ovunque, ma poi non sono neanche in grado di scegliere attivamente un partner che gli può interessare, perché incassare un NO è una mazzata troppo dolorosa per il loro ego, la loro autostima, oltre a richiedere un notevole sforzo e iniziativa. Per gli uomini invece no, è il loro dovere "naturale".
    Quindi svegliatevi donne. Oltre ad abbassare le vostre pretese, se volete aumentare le probabilità di trovare un partner con cui state bene, cominciate a scegliere attivamente anche voi, a farvi avanti, ed abituatevi a a ricevere dei "NO", anche tanti.

    Edited by Charmfree - 1/1/2022, 17:30
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    Nei siti in tema Red Pill si sventola spesso la costatazione statistica che rivelerebbe la correlazione negativa fra il numero di partner sessuali avuti da una donna, e la maggiore probabilità di fallimento del matrimonio a cui sarebbe soggetta.
    Insomma, non sto qui a cercare i grafici e numeri esatti, ma il dato è che le donne che hanno avuto oltre un certo numero di partner sessuali nella vita (15 mi pare) hanno una percentuale nettamente più alta di incorrere in divorzio, quando dovessero giungere ad un matrimonio.

    Questo dato statistico viene di fatto impiegato per supportare l'ideologia tradizionalista di stampo patriarcale, che vorrebbe limitare la donna ad avere pochissimi partner sessuali nella vita (idealmente uno solo), con cui sposarsi presto, e magari anche vergine. Anche nei forum incel questo dato statistico viene ben sfruttato allo scopo di tale tesi.

    Bene, questo è un altro caso di distorsione dei dati e di sbagliata correlazione causa effetto. Sull'assurdità del matrimonio, nella forma in cui è concepito oggi, ne ho già parlato in questa pagina. Ma vediamo perché il concetto in oggetto si tratta di una distorsione.

    Il dato statistico sul numero di partner/divorzi, viene usato per sancire una relazione diretta, inficiata di ideologia perbenista e puritana, la quale suggerirebbe che limitando forzatamente con costrizioni sociali il numero di partner sessuali delle donne (e non degli uomini), si otterrebbero magicamente donne più stabili e devote al marito, finché morte non li separi. Cioè in pratica si vuole sostenere che prendendo in esame una donna che abbia avuto tanti partner, questa stessa donna avrebbe avuto una vita sentimentale di migliore qualità, se fosse stata forzata ad avere pochissimi partner. Beh, si sbagliano di grosso.

    Non mi stupisce affatto che le donne che hanno avuto tanti partner siano soggette ad un tasso più alto di fallimento nei matrimoni. Mi sembra ovvio che sia così. La causa primaria però non sta in sé nell'avere avuto tanti partner, rispetto ad averne avuti pochi.
    La Red Pill ufficiale sostiene che partner dopo partner, le donne perdano la "capacità di amare" genuinamente un uomo e che sprofondino in un circolo virtuoso, irrimediabile. Se invece venissero tenute imprigionate in un matrimonio entro i primi partner avuti, rimarrebbe più stabile e meno soggetta a divorzio.
    Bene, è un discorso assurdo, ma anche se fosse veritiero in taluni casi specifici, non è certo con la costrizione sociale, che si aumenterebbe la "felicità" dei matrimoni. Si sbagliano di grosso, sia sulle cause che sulla soluzione.

    È logico che se una donna (così come un uomo) ha avuto tanti partner sessuali, passando con facilità e superficialità da uno all'altro, vuol dire che ciò era quello che voleva fare nella sua vita. Significa che quella era la sua indole. Chi è di natura un farfallone, è logico che non sarà un contratto chiamato matrimonio, a farlo redimere e cambiare nella sua essenza. Se ha avuto tanti partner prima, è logico che non gliene basterà uno solo, di punto in bianco, dopo un "sì" giurato a parole per l'eternità.
    Ed anche se una donna di indole farfallona venisse incatenata in matrimonio con il suo primo o secondo partner, questa cornificherebbe comunque lo sventurato marito ogni volta che vorrebbe. O forse alcuni finti redpillati adottano la filosofia "Occhio non vede, cuore non duole?"

    Comunque non a tutte le persone interessa avere tanti partner e cambiarli come paia di scarpe. Queste saranno le persone meno soggette a fallimento matrimoniale, ma per loro natura, non perché hanno avuto pochi partner.

    Quello su cui c'è da discutere semmai, è su cosa stia portando le persone (soprattutto le donne) a cimentarsi in relazioni sempre più frivole, a cambiare un numero sempre maggiore di partner, concentrandosi sulla quantità, e non sulla vera qualità del rapporto. La causa di questo è la vera causa del peggioramento della stabilità di matrimoni e relazioni a lungo termine, non il numero dei partner in sé.

    La colpa è di tutto il sistema che abbiamo creato, in cui viviamo. Un sistema voluto in parte anche dagli uomini. Un sistema che invita tutti a sentirsi ultra speciali, a desiderare il non plus ultra di qualsiasi cosa, il che è una droga sulla primitiva ipergamia femminile.
    Il sistema in cui viviamo ci spinge a cambiare tutto in fretta, non solo lo smartphone, il tablet, la TV, il vestito, le scarpe, ma ci stufiamo presto anche del partner, spesso scelto con la superficialità con cui si installa un'App. Quindi, oltre a contrastare la deleteria ipergamia femminile, occorre una più genuina selezione del partner, che non va visto come un trofeo da esibire, o come un fornitore più o meno vantaggioso, di reddito e servizi. Quello che manca oggi è una maggiore maturità emotiva e sentimentale.

    Edited by Charmfree - 10/11/2021, 12:08
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    CITAZIONE (Marea96 @ 28/10/2021, 13:21) 
    "l'incapacità di vivere la sessualità per quello che è prima di tutto un piacere" poi però quando ci sono ragazze disinibite che fanno sesso per piacere le chiamate troie. C'è un pó di ipocrisia in questo.

    C'è tanta ipocrisia, ma non da parte mia. Non ho mai considerato come "troia" una ragazza solo perché è più disinvolta della media. Di questo ne ho parlato appositamente nella pagina:

    "T***a", "P*****a" cosa significano?
    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62046991

    È un punto su cui il pensiero maschile "comune" dovrebbe farsi un profondo esame ed aggiornarsi, se vogliamo che uomini e donne comincino ad avvicinarsi, anziché continuare ad allontanarsi. Naturalmente ci sono tanti altri punti da rivedere sul lato femminile.
    L'ipocrisia della società in cui viviamo, che è stata piagata dal cattolicesimo e dal cristianesimo in generale, con la sua demonizzazione del sesso, ha prodotto queste distorsioni, che io non ho mai condiviso.

    Altre pagine legate in qualche modo all'argomento sono:

    Cos'è il sesso, e la vera liberazione sessuale:
    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62071814

    L'atteggiamento delle donne nei confronti del sesso:
    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62048862

    Sesso e vibratori. L'ipocrisia sessuale delle donne:
    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62056578

    Il Revenge Porn:
    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62050640

    Il mito assurdo della verginità femminile:
    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62048900
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    Mi aspettavo questa risposta. Ma è vero. Molti uomini, soprattutto in Italia, sono proprio dei CZ! Ovvero quando hanno davanti una donna, ragionano solo con il cazzo, mettendosi spesso nei guai e boostando all'infinito l'ego di chi gli sta difronte. In quei casi vale il detto: chi è causa dei suoi mali pianga se stesso. Con quel comportamento fanno però un danno a tutti.
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    Per prima cosa va detto che il calo delle nascita in occidente, e soprattutto in Italia, è dovuto alla perenne crisi economica, oltre che a quella tendenza intrinseca del capitalismo, che impone salari sempre più bassi ad una fascia sempre più larga della popolazione. Questo succede ovunque nel mondo, con velocità diverse. Quindi, meno soldi per crescere marmocchi. Questa è la causa principale.

    Nell'ambiente incel/redpill si addita invece come causa principale, il fatto che molte le donne oggi passano i loro anni migliori a passare da un partner all'altro, anziché pensare a diventare mamme a 25 anni, e poi quando si ritrovano a 40 anni, con l'orologio biologico che bussa, non trovano più nessuno che le aggradi.
    Anche questo contribuisce, ma in misura minore. Oppure si incolpa che molte donne oggi preferiscono la carriera al fare figli (che sarebbe il loro unico impiego in natura, secondo loro).
    È vero che dopo i loro 35-40 anni queste donne trovano sempre più terra bruciata, ovvero tanti uomini "incel", che non avendo mai avuto modo di relazionarsi affettivamente con le donne, sono ormai irrimediabilmente compromessi da decenni di rifiuti. Tanti uomini con autostima distrutta, incapaci di infondere quel primitivo senso di "sicurezza" che vogliono tanto le donne, ecc...
    Ma non è questa la causa maggiore del calo delle nascite, perché molte di quelle donne arrivate a quel punto si accontentano per di diventare mamme, e un "beta provider" disposte a ingravidarle e a rovinarsi per loro, lo trovano comunque. Pochissime donne sono capaci di vivere senza diventare "mamme". Succede solo che la natalità si sta spostando sempre più in avanti con l'età (con altri effetti negativi).

    Ma indipendentemente dalla causa, se pensate che il calo della popolazione sia un male, non siete dei veri redpillati.
    Una delle cose che mi fa incazzare di quello che leggo sui vari blog e forum incel/redpill/MRA è il concetto che:

    "Per colpa della fine del patriarcato e dell'emancipazione femminile, le donne fanno meno figli e la popolazione sta calando..."

    La mia prima riposta prima di tutto è:


    "Ma questo è un bene! È solo un bene se la popolazione cala!!"

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    Per chi non se ne fosse accorto, ci sono quasi 8 miliardi di persone in un pianeta dove se volessero stare tutti bene, senza trasformare il pianeta in una discarica e saccheggiando tutto il commestibile che c'è nell'ambiente, dovremmo essere non più di poche centinaia di milioni.
    Per la cronaca, nel 1800 eravamo già circa in 1 miliardo sulla Terra e già allora incominciavamo a straripare nell'ambiente disboscando a manetta, estinguendo specie preziose, incominciavamo a saccheggiare il mare, immerdando il suolo, l'atmosfera e il mare. Ed era un tempo in cui l'impatto ambientale pro capite in occidente era quasi nullo rispetto a oggi.

    Quindi mi dispiace per i filantropi e gli antropocentrici, ma se la popolazione cala è solo un bene!

    Non importa che adesso calino solo le popolazioni occidentali. Anche l'Europa è oltre il limite del bilancio fra produzione e consumo delle risorse pro capite. Siamo già in 500 milioni solo noi, la metà di quanti eravamo in tutto il pianeta solo 200 anni fa (ma senza corrente, riscaldamento confortevole, condizionatori, supermercati, auto, e 1000 altre cose).

    Ed ecco che solo a sentire la terribile notizia di "calo della natalità", nei forum incel/RedPill/MRA saltano fuori le 3 risposte da bar:

    1) Se cala la popolazione, ci saranno meno soldi dalle tasse per pagare le pensioni e i servizi.

    2) Se cala la popolazione verremo invasi da negri e musulmani, che continuano ad entrare grazie ai buonisti e sono più prolifici di noi.

    3) Tutto questo è voluto dai poteri occulti del nuovo ordine mondiale che appoggiano il femminismo e vorrebbero portare la popolazione mondiale a "solo" 500 milioni di individui.

    Bene ecco le vere risposte redpillate:

    1=> Che vengano a mancare nuovi schiavi paga tasse per mantenere in piedi il sistema malato dell'economia monetaria capitalista, basata su debito, interessi e inflazione, non me ne frega una beata minchia. I soldi sono numeri artificiali, non esistono in natura. Da dove vengono fuori i numeri dei soldi non me ne frega un cazzo, e neanche alla natura gliene frega. Se mancano i numeri dei soldi, si riforma l'intero sistema che regola i soldi, non si producono nuovi schiavi. In una civiltà evoluta non si lavora per generare un movimento di numeri, ma per produrre i beni e servizi desiderati. Non vado avanti perché si va off-topic.

    2=> Matematicamente, in teoria potrebbe anche verificarsi una sostituzione etnica, se certi trend di natalità fra etnie diverse rimanessero invariati per sempre ai livelli attuali, ma la soluzione non è certo quella di mettersi a fare gara a chi fa più figli, cazzo!! Non è quella di mettere le donne europee a fare figli come criceti in catena di montaggio, per mantenere il sovrannumero rispetto agli invasori musulmani. A parte che anche volendolo fare, l'Europa diventerebbe un carnaio invivibile come le metropoli cinesi.
    La soluzione è molto più rapida ed efficace: basta non fare entrare chi non deve entrare! E non parlo di colori, ma di culture. Ci sono culture dannose e culture meno dannose. Culture compatibili e culture incompatibili con la nostra. Oltre al fatto che siamo già in troppi in Europa, basta non fare entrare chi è portatore di culture dannose e non compatibili con le nostre. Senza ipocrisia e senza buonismo. Questa è l'unica soluzione possibile.

    3=> Qui siamo al delirio. Che si scomodi anche il complottismo del nuovo ordine mondiale insieme al femminismo per ridurre la popolazione in modo scientifico, fa ridere i polli. I super ricchi per essere ricchi hanno bisogno di un mondo di poveri da sfruttare. Tolti i poveri, la forza lavoro a basso costo e diritti zero, il sistema capitalistico crolla. E crollerà comunque, perché non è sostenibile sul lungo periodo. Niente può crescere all'infinito. Neanche l'ego del narcisista Homo Sapiens.
    Poi cari tradizionalisti religiosi, di cosa ve ne fate di 8 miliardi di individui (di cui almeno 6 miliardi condannati a vivere in povertà per mancanza fisica di risorse per tutti), quando in natura nessun mammifero del peso di 60-70Kg può permettersi una popolazione di più di qualche milione di esemplari? Siccome noi siamo tecnologici e "intelligenti" possiamo certo permetterci qualche agio in più nella vita, ma per questo abbiamo anche un consumo pro capite di risorse e materie prime non rinnovabili enormemente maggiore di qualsiasi altra specie. Quindi concediamoci pure qualche milione di individui in più, ma non certo più di qualche centinaio di milioni, se vogliano stare tutti più che bene, senza poveri e senza parassitare a morte la biosfera intera.
    Forse le religioni hanno pompato il vostro ego facendovi credere che l'Homo Sapiens in quanto "intelligente" ha il diritto/dovere di riprodursi all'infinito, a differenza di tutte le altre specie?

    Forse non lo sapete, ma ricordatevi che:

    "Il grado di evoluzione di una civiltà non è proporzionale al numero dei suoi abitanti, ma alla qualità della vita della sua popolazione, insieme a quella di tutta la biosfera in cui si trova"

    ...e questo lo dico io, non c'è bisogno che lo dica chissà chi. È logica pura.

    Riguardo al punto 2) sono molto razionale. A me non importa di che colore saranno gli europei fra 50 o 1000 anni. A me interessa come saranno gli europei. Se l'Africa e il medio oriente fossero portatori di una cultura migliore della nostra, per me l'Europa potrebbe diventare benissimo un continente nero. Siccome però non è questo il caso, spero che non lo diventi.

    Inoltre, tutti quei musulmani promulgatori della sostituzione etnica, che già negli anni '70 minacciavano "Vi conquisteremo con il ventre delle nostre donne" trascurano un fatto non secondario: Solo una piccola parte dei figli degli immigrati che nascono e crescono in occidente preferisce seguire i dettami dell'Islam, anziché la libertà occidentale. Per i figli dei loro figli sarà ancora più difficile. Più si va avanti con le generazioni, più si allontanano inevitabilmente da quei dettami medioevali. Quindi non è matematico che pur "sostituendo" il colore della popolazione, il loro piano di islamizzazione abbia successo.
    A parte questa considerazione pratica, come detto la soluzione più ragionevole ed efficace è evitare l'ingresso di persone portatori di culture profondamente incompatibili con quella occidentale.

    So bene come la situazione sia disastrosa a livello di buonismo politico, ma questi sono i fatti.
    Se qualcuno ha dubbi se io sia razzista, legga la discussione apposita. E non dimenticatevi: non confondete razze con culture. Le razze sono naturali, le culture sono artificiali. Le culture non sono scritte nel DNA, dipendono dall'ambiente in cui si cresce.

    Edited by Charmfree - 16/10/2021, 15:55
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    Una preziosissima testimonianza Red Pill è quello che raccontano certe persone trans che da donne diventano uomini.
    Normalmente, chissà perché, si dà più spazio mediatico al caso opposto, quello di uomini che diventano donne. Sarà perché la donna è ancora considerata "il sesso da proteggere"?. In quei casi il problema sono le discriminazioni che le donne trans subiscono in quanto persone trans, come la difficoltà di essere assunte per un lavoro. In quei casi vengono spesso discriminate in quanto persone trans, non in quanto "donne".

    Il caso molto più interessante è quello delle persone trans, che da donne diventano uomini. Per la precisione il caso di donne di aspetto medio o carino, che si ritrovano ad essere uomini, classificati come di aspetto medio, o bruttini. I così detti "medioman", magari anche bassi. Benvenute nell'immenso club degli uomini "medi", anonimi, quelli che non soddisfano i canoni estetici ipergamici delle donne in generale!
    E' il passaggio più traumatico che si possa sperimentare. Per una donna, anche di aspetto normale, abituata a tante piccole gentilezze e attenzioni quotidiane, tanto da ritenerle normali e dovute, ritrovarsi catapultata nel mondo maschile, in cui si ritrova trattata da tutti in maniere opposta, è un passaggio traumatico. E' una differenza che appare assurda e immotivata.

    Riporto qui il post di un uomo trans di aspetto normale, che prima era una donna di aspetto quanto meno nella media. Traduco solo la lista delle differenze.

    Il post originale, in inglese, si trova qui: https://www.reddit.com/r/MensRights/commen...n_vs_man_in_my/

    - Ci si aspetta che io mi sbrighi da solo qualsiasi faccenda. Quando ero una donna e avevo bisogno di aiuto, la gente me lo offriva prima ancora che avessi la possibilità di chiederlo. Ora tutti sia spettano che a me vada tutto bene, e che risolva da solo tutti i miei problemi.

    - Ricevo molta meno simpatia ora.

    - Non ricevo molta attenzione. Credevo che questo non mi sarebbe dispiaciuto, perché non mi piace essere notata/o, ma così mi sento solo.

    - Difficilmente ricevo complimenti.

    - Le persone esitano a credermi quando dico qualcosa.

    - Ricevo molto più body shaming adesso come uomo.

    - Le persone assumono che io sia una persona cattiva, quando in realtà io sto solo pensando ai fatti miei.
    (Qui penso che con "bad person", "persona cattiva", intenda dire "Le persone assumono che io sia di cattivo umore")

    - Sono una persona timida, ma quando ero una donna la gente pensava che fossi carina e misteriosa. Ora pensano solo che io sia un uomo strano e orribile.

    - Sperimento più sessismo ora.
    (Qui penso che intenda dire che si sente più maltrattata e ignorata da uomo, da parte delle donne, di quanto di quanto fosse discriminata e ben trattata quando era donna)

    - Ho una salute mentale peggiore ora, principalmente a causa della pressione finanziaria e della pressione fino ad oggi che non ho sentito quando ero una donna.
    (Qui si riferisce alla pressione sociale che impone all'uomo di essere per prima cosa un buon "fornitore di reddito", prima di poter pensare ad una relazione a lungo termine con una donna)
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    Ciao Peppe, benvenuto. In passato, penso che ti riferisci fino agli anni 80, le ragazze erano meno ossessionate con l'altezza, ma certo uno di 165 difficilmente poteva puntare oltre i 170cm. Come vittime di bullismo, non tutti erano presi di mira, a parità di altezza. Nel mio caso certamente è stato un punto di sfavore.
    Qui in Germania non mi risulta che le cesse di 150cm puntino a 170-180cm. Non sono informato sui gusti delle tedesche 20enni, ma in giro vedo un po' di tutto. Di sicuro sono più pratiche nella scelta del partner. Le italiane però sono veramente messe male, da quanto leggo in giro.
    Io anche se fossi alto, non starei mai con una molto più bassa di me, perchè mi piace mantenere una certa compatibilità corporea, sia stando in piedi che sdraiati. Qui ci sono coppie molto miste. Ne vedo tante anche di pari altezza, ma tante anche dove c'è uno spilungone (mica brutto) e la ragazza che veramente gli arriva alla pancia. Per baciarsi deve prendere la scala e e mentre scopano non ci possono neanche arrivare. Che gusto c'è per entrambi non si sa.
    Comunque, grazie all'effetto alone, è dimostrato che le persone basse sono svantaggiate in tutti gli ambienti lavorativi, statisticamente. (https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62101279)
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    In questa discussione sul forum, le vere considerazioni Red Pill riguardo al recente episodio avvenuto in Turchia, in cui la presidente della Commissione Europea non è stata fatta sedere accanto al collega uomo e al presidente turco Erdogan:

    https://redpill-forum-ita.forumcommunity.net/?t=62129711

    Edited by Charmfree - 3/5/2021, 15:30
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    Con un po' di ritardo scrivo anch'io un articolo sulla meschina gaffe politica commessa dal presidente turco Erdogan, in Turchia il 6 Aprile 2021. È una vicenda ovvia su cui c'è poco da commentare, ma siccome sui vari blog, forum incel/red pill e sui social continuano ad abbondare i commenti "maschilisti" da parte della corrente dominante in questi ambienti, ho deciso di scrivere la mia. Sarò breve.

    Dunque, durante l'incontro ufficiale del il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è successo che quel simpaticone di Erdogan (musulmano) ha deciso che Ursula von der Leyen, in quanto donna non fosse degna di sedere su una sedia al livello suo e di Charles Michel, ma dovesse accomodarsi su un divano, separato da loro.

    I due rappresentanti europei non erano stati informati di questa disposizione (come invece doveva avvenire secondo i protocolli), tanto che la von der Leyen è rimasta impalata in imbarazzo davanti ai due, non sapendo dove sedersi.

    Per chiunque sia dotato di minima intelligenza è più che chiaro che l'episodio era mirato ad umiliare la van der Leyen in quanto donna, e la troppo "progressista" UE intera.

    Ma adesso, con tutto lo squallore viene fuori la solita dose del maschilismo patriarchico degli ambienti incel / redpill "ufficiali". Saltano fuori commenti e articoli interi intenti a sminuire e giustificare nei modi più ridicoli l'accaduto, con delle imbarazzanti arrampicate sui vetri:

    - Per prima cosa omettono di dire che in tutti gli altri incontri precedenti dove c'erano 2 rappresentanti UE, ci sono sempre state 2 sedie dedicate a loro, accanto a Erdogan, ma si era sempre trattato di 2 uomini, guarda caso.

    - Sottolineano come la von der Leyen non fosse affatto seduta così lontano ed isolata, perché a qualche metro davanti a lei c'era "l'importantissimo" ministro degli esteri turco (una marionetta di Erdogan, come tutti i suoi politici).
    Si accusano anche i media di non avere dato risalto a questo "importante" dettaglio. Su questo possono avere ragione, ma non è affatto importante come dettaglio, c'è poco da girarci intorno.

    - Si sottolinea che fra i due invitati, il più importante era il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e non la von der Leyen. Tecnicamente è vero, ma siamo al ridicolo. Anche questo è un arrampicarsi sugli specchi. Come già detto gli invitati degli incontri precedenti si sedevano accanto a Erdogan quando erano più di uno, e tutti uomini.

    - Infine si sostiene, scherzosamente per fortuna, che la von der Leyen abbia ricevuto il posto più comodo. Quindi di cosa lamentarsi?


    Ed ora le vere critiche neutrali che dovrebbero venire dall'ambiente Red Pill sull'accaduto:

    1) È vero che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si è comportato come un bambinone, assittandosi in fretta come se stesse prendendo il posto sull'autobus.

    2) A differenza di quello che dicono le femministe, gli zerbini, il politically correct, e il patetico "galateo", Michel Charles non avrebbe dovuto cedere il posto alla von der Leyen.

    3) Se Charles avesse ceduto il posto alla von der Leyen sarebbe successo un grave incidente diplomatico, e siccome erano in casa di un sultano in uno stato islamico, Charles avrebbe potuto passare guai seri per oltraggio al sultano.


    Cosa avrebbero dovuto fare?

    - Entrambi, Michel e Ursula, avrebbero dovuto chiedere subito di portare una seconda sedia, facendo notare che loro erano in due. In caso di rifiuto, Michel Charles non avrebbe dovuto cedere il suo posto; sia perché il galateo è una stronzata, un retaggio di tempi retrogradi, sia perché in questi casi quando si è in casa d'altri, si seguono le disposizioni del padrone di casa. Dopotutto, Ursula non è stata mandata a fare le pulizie.

    - Michel Charles, se proprio se ne fosse accorto in ritardo, avrebbe dovuto alzarsi, una volta accortosi che non c'era una sedia per la collega von der Leyen.
    Non c'era nessun motivo per cedere il suo posto ad Ursula semplicemente in quanto "donna". Al limite avrebbero potuto decidere insieme chi si sarebbe seduto sul divano, ma come detto sarebbe stato un affronto pericoloso in un sultanato islamico.

    Una volta tornati a casa, la UE e la von der Leyen hanno messo in chiaro che la cosa non si dovrà più ripetere, e che nei prossimi incontri in Turchia, tutti i gli ospiti UE dovranno sedersi nello stesso modo, indipendentemente dal sesso. E questo è quello che è stato fatto. Punto. Non c'è altro da dire.

    La vicenda però è stata un bene. Ha fatto in un attimo il giro del mondo ed ha dimostrato a tutto il mondo come l'Islam sia incompatibile con la cultura occidentale, a partire dalle piccole cose. Grazie Erdogan per questa perla di dimostrazione a livello mondiale, nel caso qualcuno ne avesse avuto bisogno.

    Edited by Charmfree - 3/5/2021, 15:32
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    All'indirizzo qui sotto, c'è il post dedicato al caso di Malika Chalhy, la ragazza di Castelfiorentino cacciata di casa perché lesbica:
    #entry451035508
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    Il blog del Redpillatore è una miniera di informazioni preziose e incontestabili sui concetti della Red Pill. È la risorsa maggiore in lingua italiana. Ma anche nella Red Pill "ufficiale" alcune conclusioni rimangono pur sempre opinioni soggettive degli autori, e certe associazioni fra cause ed effetti sono molto arbitrarie. Alcune prese di posizione sono completamente fuori strada, palesemente deviate verso i tempi passati del patriarcato. Si guarda con nostalgia quella società falsamente monogama (senza corna), con una sessualità limitata a 1-2 partner nella vita, soprattutto per le donne. Limitare forzatamente, con costrizioni o costrutti sociali il numero dei partner avuti dalle donne, è uno dei dogmi negli ambienti della Red Pill "ufficiale" e negli ambienti Incel, che guardano indietro.

    È vero che la Red Pill analizza i comportamenti della grande maggioranza delle donne, e lo fa in modo oggettivo, ma poi negli ambienti Red Pill e incel, di fatto si prendono in esame i comportamenti del peggiore 20% delle donne (ma proprio la parte peggiore, la più visibile), e li si spalmano tali e quali su tutte le altre donne. Di fatto accade questa distorsione. Per esempio dubito che in futuro la maggior parte delle donne vorranno diventare Sugar Girls...
    È ovvio che su quel 20% peggiore c'è poco da fare, ma è anche una categoria di donne verso cui io non avrei nessun interesse, neanche se rientrassi nei loro parametri di selezione. Lasciamole pure ai Pick Up Artists, ai bellocci.

    Il 20/4/2021 è comparso un articolo assurdo a favore dello Slut Shaming, dal titolo perbenista e vittoriano: "Lo Slut Shaming come Dovere Civico":
    www.ilredpillatore.org/2021/04/lo-...ere-civico.html

    Commento l'articolo qui sul mio forum, perché se lo facessi sul blog del Redpillatore, si scatenerebbe un putiferio. Questo articolo, più che scritto da un vero redpillato, mi sembra scritto da un bacchettone vittoriano del secolo scorso. È un bell'esempio di quel "guardare indietro" che fa un grande danno alla Red Pill genuina.

    In breve nell'articolo si sostiene che:

    1) È lecito e doveroso insultare come "tr*ie" , "p*ttane" tutte quelle ragazze particolarmente promiscue e disinibite. Quelle che a 16 anni hanno già visto più cazzi nei cessi della scuola che tutte le loro nonne messe insieme. Così come quelle che fanno incetta di bellocci su Tinder.
    È lecito e doveroso insultare tutte le donne che hanno avuto "troppi" partner sessuali nella vita. Ma quanti sono troppi? 2-3-10-40-100? E per chi sono troppi?
    Piuttosto che insultare le donne perché scopano troppo, io le insulterei per la loro stupidità nello scoparsi i tipi per lo più, più insulsi.

    2) La troppa "libertà sessuale" femminile è la causa di tutti i mali del mondo ed è la causa addirittura del crollo di interi popoli e civiltà. Addirittura del crollo dell'Impero Romano!

    Riguardo al punto 1)
    Sul significato di quei due insulti popolari ho scritto questo post.

    Il Redpillatore scrive:
    "Ci hanno abituati a pensare che il sesso sia una questione privata, individuale. Che le persone con cui scegliamo di andare a letto o il modo che abbiamo di vivere la sessualità sia solo affare nostro.
    In realtà però nulla ha più impatto sulla collettività del modo in cui gli individui gestiscono le proprie scelte sessuali."


    La prima frase è indiscutibilmente corretta. Il sesso è il comportamento più privato fra due o più persone consenzienti, e nessuno può metterci becco o regolamentarlo dall'esterno.
    Nella seconda parte, è tutto da vedere come si vive il sesso. È logico che se si aggravasse ulteriormente l'ipergamia femminile e si arrivasse al punto che su tutta la popolazione globale, tutte le donne facessero sesso con solo una ristretta minoranza di uomini, la società crollerebbe. Perché ciò avvenga, occorre però che tutte le donne diventino poligame, e quei pochi superuomini selezionati dovrebbero passare tutto il tempo a soddisfare sessualmente l'intero gregge di donne (neanche i porno attori ce la farebbero). Ma se oggi le donne stanno lasciando a secco una fetta sempre maggiore di uomini, soprattutto sotto i 30 anni, come ho già ripetuto all'infinito, non è un problema di libertà, ma è un problema di ipergamia! Ed il trucco sta in quanto di biologico e quanto di culturale c'è veramente nell'ipergamia oggi.

    Ma soprattutto è anche un fatto di maturità individuale, di ogni donna. Come ho esposto in altre pagine, nella nostra società la sessualità femminile non è affatto libera, solo quella maschile lo è. Se le donne capissero che adottare una sessualità non ipergamica, vissuta con intelligenza, porterebbe vantaggi a tutti, sarebbe un mondo migliore. "Vissuta con intelligenza" significa in poche parole "Per divertirti fai sesso con chi vuoi, non necessariamente un belloccio, ma riproduciti con chi effettivamente migliora la specie, non col primo carismatico testa vuota che passa".
    Adottare una sessualità non ipergamica anche sul fronte femminile (la sessualità maschile è già non ipergamica di suo), non vuol dire che la società si trasformi in un'orgia totale. Ognuno ha diverse esigenze. Non a tutti e non a tutte interessa fare esperienze sessuali con un grande numero di partner, ed è risaputo che occorre un certo tempo prima di entrare in sintonia sessuale con un partner e di poterlo apprezzare appieno. I motivi che oggi spingono molte donne a cambiare partner come paia di scarpe, hanno radici sia nell'ipergamia, sia nel modello di vita in cui si vive. Ci si deve stufare in fretta, bisogna sostituire presto tutto, anche le persone.

    Riguardo al punto 2)
    Beh, questo mi sembra un delirio ed è in palese contraddizione con quanto il Redpillatore stesso illustra nel suo articolo relativo alla popolazione di Tahiti. Nonostante l'estrema libertà e condivisione sessuale (con scambi di mogli come se niente fosse), la società di Tahiti non era affatto degradata. Era anzi una società pacifica, allegra ed accogliente per eccellenza. Questo fino a che non venne impestata dal cristianesimo portato dagli inglesi.

    Questa era le descrizione del capitano James Cook:

    “Le donne delle classi alte hanno una statura superiore alla nostra media, quelle delle classi inferiori sono più piccole di noi. Nelle donne di alto rango il colorito è bruno, la pelle è liscia e morbida come seta. Il viso è di forma gradevole e spesso molto bello, occhi assai espressivi, che ora splendono, ora sembrano sciogliersi dalla
    dolcezza. Dentature regolari e candide, alito mai sgradevole, movimenti graziosi e disinvolti. Esse sono straordinariamente pulite: si lavano dalla testa ai piedi tre volte al giorno, sotto le innumerevoli
    cascate dell’isola, e ai pasti si lavano la bocca e le mani. Il loro viso non è mai imbronciato, mai abbuiato dal sospetto, i loro modi sono affabili e simpatici. Si comportano con la libertà di esseri che non pensano di dover stare in guardia contro qualcuno o qualcosa.
    Generosissime l’una verso l’altra e con gli stranieri, dolci e gentili, non si offendono mai e non nutrono sentimenti di vendetta. Le braccia e le mani sono delicatamente formate, e, benché vadano in giro scalze, i piedi non sono ruvidi o sformati”.


    È quindi evidente che dove c'è una vera libertà, genuina, unita all'assenza di ipergamia da parte di entrambi i sessi, stanno meglio tutti. Questo non significa doversi scambiare le mogli a piacere, quelle sono usanze culturali locali (qualcosa di simile c'è anche fra gli esquimesi).
    Come detto, non tutti sono interessati a sperimentare tanti partner sessuali e nessuno vieta che quando si trovi un partner con cui si sta bene, non si possa scegliere di dedicarsi solo a lui, finché dura la relazione.

    In quanto alla caduta dell'Impero Romano, non mi risulta affatto che sia stata dovuta direttamente o indirettamente alla vita sessuale dei romani, ma ad altre cause ben più rilevanti. Qui un breve riassunto:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Impero_romano#Cause_interne

    Infine l'articolo del Redpillatore fa riferimento ad un vecchio studio del 1934, che racconta:

    "All’inizio dello scorso secolo, l’etologo Joseph Unwin analizzò 80 tribù primitive e 6 famose civiltà nel corso di 5000 anni di storia e trovò un’evidente correlazione tra il grado di controllo sessuale di una popolazione e il suo sviluppo. Giunse alla conclusione che “Più grandi sono le restrizioni sessuali più è elevato il livello di civiltà, più basse sono le restrizioni sessuali più basso il livello di civiltà. A questa regola non esistono eccezioni"

    Quello studio è un esempio di "cherry picking" fra cause ed effetti. Ce ne sono tanti esempi anche oggi nella ricerca scientifica. Fra i tanti elementi presenti in un sistema, si sceglie un certo fenomeno osservato, e come causa gli si attribuisce l'elemento che più piace. Io vorrei conoscere nel dettaglio quali altri fattori culturali e sociali affiancavano quella presunta dannosa libertà sessuale. Ce ne sono a bizzeffe di fattori sociali, usanze, culture, di fattori socialmente dannosi, che non hanno niente che fare con la libertà sessuale. Vorrei proprio conoscere i dettagli sul come vivevano tutte quelle tribù degradate. Come era organizzata la loro società, che diritti e leggi vigevano.
    Infine, non credo che uno studioso del 1934 non sia stato condizionato dalla società sessuofobica vittoriana in cui è cresciuto.

    Insomma, questo articolo proposto dal Redpillatore mi sembra un elogio al bigottismo che accompagnava il patriarcato e quell'epoca sessuofobica. L'epoca in cui si imponeva, soprattutto alle donne, una sessualità bacchettona, rigida, limitata a 1-2 partner nella vita. Non sarà anche forse che nell'ambiente Red Pill e Incel, molti hanno paura del confronto con i precedenti partner di una donna?
    Si invoca il ritorno ad una monogamia assoluta, che non esiste. Si invoca lo sposarsi a 20-25 con una vergine o quasi vergine, mezza frigida, con cui si dovrebbe stare per tutta la vita. Negli anni si cambia, cambiano le persone, cambiano i gusti, le esigenze, i sentimenti, cambia anche la personalità. Non è possibile firmare a priori, che si vorrà rimanere per i prossimi 50 anni con la stessa persona. (Vedi il post sul matrimonio)

    Fra i miei genitori, nonni, zii e loro amici, ho conosciuto e conosco tantissime coppie delle generazioni nate nei decenni 1920-30 e 1940-50. Ho un vasto campionario di coppie conosciute da vicino. Coppie che si sono sposate vergini, o quasi vergini, nei loro 20-25 anni e sono durate fino ai loro 80anni. Bene, solo 2-3 di queste si possono dire "felici". Tutte le altre, compresi i miei genitori e nonni, sono le coppie peggio assortite e meno felici che conosco. Se si fossero conosciuti oggi, nei loro 20-30 anni di età, non si sarebbero mai messi insieme, perché si sarebbero accorti subito di non avere niente in comune.
    Coppie che si sono strascicate per pura abitudine per decenni, fino alla morte, in una vita piatta, fatta di routine all'insegna del "tollerarsi". Coppie non affatto esenti da corna là dove era possibile farle, col salumiere, col macellaio, con l'amico di famiglia, o col marito dell'amica. La differenza era solo che gli amanti non erano tracciabili sui social e c'era meno scelta, ma c'erano.
    No, io non voglio un ritorno a quei tempi e non è quella la soluzione.

    Volere tornare indietro significa sostenere che "il comportamento ipergamico femminile è dovuto esclusivamente a ragioni biologiche e pertanto non è modificabile", cosa palesemente falsa. Il comportamento ipergamico femminile varia molto fra culture diverse, vedi l'esempio di Tahiti. Sostenere di conseguenza che l'unica soluzione è quella di chiudere le donne in casa e tornare alle coppie smorte del patriarcato, è a altrettanto falso. Quella non è Red Pill, è dietrologia.

    Edited by Charmfree - 24/11/2021, 09:47
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    Malika Chalhy, la ragazza cacciata di casa perché lesbica

    A proposito di omofobia, nella puntata di "Le iene" del 13 Aprile 2021 si è parlato del caso di Malika Chalhy, una ragazza di 22 anni di Castelfiorentino (Firenze) che è stata cacciata di casa e non più riconosciuta dai genitori, perché lesbica.
    Qui potete vedere il servizio:
    www.iene.mediaset.it/video/figlia-...a_1030791.shtml

    Se avete fretta, il bello da ascoltare parte dal minuto 5:15 Se non fosse vero farebbe ridere!

    Fa veramente orrore sentire una madre che si rivolge così a una figlia, solo perché lesbica. La madre sembra proprio indemoniata, qualcuno le mandi un esorcista!

    Il padre fa poco meglio. In un post da qualche parte, il fratello dichiara che in realtà Malika se n'è andata di sua volontà ed ha inventato tutta la faccenda per fare soldi. La madre sarebbe furibonda solo perché Malika un giorno è arrivata casa con i carabinieri per prendersi la sua roba.
    Ma la madre durante i suoi insulti demoniaci non fa mai accenno ai carabinieri. A quanto pare era furibonda già da prima di quel momento. Malika è stata costretta a chiamare i carabinieri dopo essere stata sbattuta fuori.
    Inoltre, dal tono con cui ne parla il fratello (verso la fine del servizio delle Iene), sembra chiaro che la sua posizione sia più dalla parte dei genitori che da quella di Malika, nonostante lui sia disposto a ospitare Malika a casa sua (lui vive da solo in un'altra città).

    Carabinieri o no, questo è uno degli esempi più deprimenti e squallidi di omofobia. Da vergognarsi di essere italiani e toscani. I genitori hanno tolto la residenza a Malika e hanno richiesto alla anagrafe di toglierle anche il cognome.
    I genitori di Malika non potevano sputtanarsi più di così davanti a tutta Italia, con le loro mani.

    Devo dire una cosa però che farà incazzare molti toscani, ma è vero. Non mi ha sorpreso più di tanto che questa vicenda sia accaduta proprio in Toscana... Io sono di origini toscane. Tutti i miei parenti stanno in Toscana, quindi conosco bene i toscani e ringrazio i miei genitori per essere emigrati in Lombardia a suo tempo. Una delle cose che non sopporto dei toscani è che in generale sono BIGOTTI quanto i meridionali più bigotti, ma a differenza di loro pensano di non esserlo! I meridionali sono bigotti e sanno di esserlo. Contenti loro, vabè. I toscani invece sono bigotti, ma sono convinti di non esserlo. È un caso unico in Italia. Ci saranno anche toscani non bigotti, ma la media è quella.

    Ho assistito a insulti simili da parte di nonne e zie, verso una mia cugina (single) quando si era scoperto che era l'amante di un tizio sposato con un figlio. Erano gli anni '90. Che ridere in quell'occasione però.

    Edited by Charmfree - 24/4/2021, 16:32
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    La discussione "Cos'è il sesso, e la vera liberazione sessuale" è stata spostata nella sezione generale del forum, qui.
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    Adesso ci bazzico poco e solo su un sito gratuito, ma negli scorsi anni (2015-2019) ho frequentato molto i siti di dating "seri" tedeschi (vivo in Germania). Siti internet, non app come Tinder, Badoo e Facebook Dating, Sui siti italiani ho poca esperienza utile, perché ci ho bazzicato solo nei primi anni 2000, quando c'erano quasi solo iscritti maschili e quasi nessuno osava metteva una foto nel profilo.

    In Germania ho provato tutti i maggiori siti di dating "seri". Lovescout24, meetic, Parship, love.de, Parship. Alcuni di questi siti sono scomparsi nel frattempo.

    Leggendo sui vari forum incel/redpill italiani, pare che il degrado delle donne italiane sui siti di dating sia veramente disastroso. È vero che la maggior parte dei profili che guardavo sui siti tedeschi erano di ragazze sopra i 27 anni minimo (oggi guardo sopra i 35 anni), ma a quanto pare ci sono differenze enormi con i profili femminili presenti sui siti italiani.

    1) Altezza:
    In Germania, la stragrande maggioranza dei profili femminili non usa il filtro "altezza". Cioè nella sezione di "cosa cerchi" non indicano esplicitamente un campo di altezza minima/massima. Solo alcune veramente alte, sopra i 180cm, e non tutte, scrivono nel testo del profilo avvisi chiari come "Guardate che sono alta, quindi dovete essere alti non meno di me", o "Io sono alta 185, quindi siate non meno di 180".
    Ma non ho mai visto, anche nei profili di 20enni che a volte esploravo per curiosità, richieste assurde, tipo tappe di 160cm che richiedono minimo 175-180cm. Non ricordo di averne mai viste.
    È logico che io che sono 167, scrivevo solo a profili massimo fino a 173cm. Solo una 40-45enne cessa e acida su Parship, alta 170cm mi ha risposto "Ma non vedi che sono più alta di te?". Le ho risposto a tono, che se 3 cm facevano la differenza per scartare una persona, vol dire che comuinque lei come intelligenza non faceva per me.
    E' ovvio aspettarsi che se uno alto 165cm scrive a una di 180cm non riceverà risposta, ma almeno sulla carta, le tedesche risultano essere molto più mature ed educate delle italiane.
    In tutto ne avrò incontrare di persona solo 4-5, ed erano tutte più basse di me, o al massimo uguali. Solo una era più alta di me (e di 3 o 4 anni più vecchia), ma aveva un interesse particolare per gli italiani.

    2) Età:
    Il filtro dell'età è molto rigido. Se si è di poco fuori dalla soglia indicata, soprattutto quando è già piuttosto larga verso l'alto, si riceve di solito un rifiuto secco.
    Non è raro trovare donne dai 40 anni in su, che con l'età minima scendono di diversi anni sotto la loro. Tipo una 40enne che cerca a partire dai 32 anni fino ai 43-45. Queste almeno se ne intendono e gradiscono avere carne più fresca in vista degli anni futuri, a differenza delle tante 40enni "standard" che indicano tipicamente un campo dai 42 ai 50anni e oltre.
    Anche questo filtro mostra però la stupidità delle donne in fatto di parametri di selezione. Posso capire (ma già poco) questa regola per le 15enni, ma che anche oltre i 30 anni la maggioranza delle donne imponga come età minima un'età, anche se di poco, maggiore della propria, è ancora più ridicolo della loro esigenza sui centimetri, tassativamente in più, sulla loro altezza.
    Mi spiegate come fa una donna di 40 anni, dall'aspetto maturo, non da eterna 20 enne, a indicare come età minima 42 anni, o al limite proprio 40 anni come lei?!! Non mi si venga a dire che un uomo di 41, 40, 39 o 38 anni non sarebbe sufficientemente maturo! Ma neanche se fosse uno di 36 anni! Lo stesso criterio lo applicano anche le 30enni. Per una di 30 anni che indica minimo 32 anni, uno di 30 o 31 anni non va bene, è ancora troppo piccolo. Ma come si fa con cervelli così stupidi? Perché sì, in questi casi si tratta di stupidità e nient'altro. Come con l'altezza.

    3) Capelli:
    In tutte le centinaia o migliaia di profili che ho guardato, anche di bellocce, solo veramente pochissime (si conteranno sulle dita di una o due mani) hanno inserito nel testo del profilo richieste come "Dovete avere i capelli" , "Niente calvi!", "Dovete avere ancora i capelli!"
    Io per divertimento, avrei voluto scrivergli "E se ti metti con uno che ha ancora i capelli, ma poi li perde in fretta cosa fai? Lo scarichi per quello?", oppure "Non lo sai che anche chi ha ancora i capelli, col tempo spesso li perde tutti?"

    3) Obesità:
    Siccome in Germania non c'è l'ossessione per la forma fisica e la pancia piatta, non ho mai visto richieste di "niente grassi e sovrappeso". Ma è logico che una con un fisico snello o normale, non sarà interessata a conoscere un panzone.

    Altre particolarità dei profili femminili in Germania sono:

    Richiesta di umorismo:
    Una richiesta quasi omnipresente in tutti i profili femminili è che l'uomo debba avere "senso dell'umorismo" e che le "faccia ridere". Io a queste gli direi "Ma che, cerchi un clown?", "Se hai bisogno di un pagliaccio, vai al circo!".
    Sarà che i tedeschi come popolo non hanno veramente senso dell'umorismo, ed i pochi cabarettisti/comici tedeschi sono penosi. Non perché dicano scemenze (in Germania non esistono i doppi sensi! E non si incentra l'umorismo sui dialetti), ma perché proprio come modo di esprimersi e di linguaggio del corpo non sanno fare ridere. I tedeschi poi prendono tutto alla lettera quando si parla. Bisogna stare attenti a non fare battute sarcastiche, perché le prendono sul serio e fanno una faccia stranita.
    Quindi posso capire l'esigenza delle donne tedesche di cercare uomini con un certo "senso dell'umorismo", ma sembra proprio che cerchino un cabarettista 24h/24h o un giullare di corte. Poi le donne tedesche non sono mica tanto meglio degli uomini come senso dell'umorismo, quindi non capisco questa loro esigenza omnipresente. Mi dà proprio sui nervi a forza di leggerla.

    Indipendenza:
    In Germania sia sa, si esce di casa e si diventa indipendenti molto presto, già a 18-20 anni. Non è necessario avere un lavoro. Quindi molte persone si abituano a vivere da sole, a organizzarsi e gestirsi la vita da sole.
    Nei profili di molte donne, soprattutto sopra i 30 anni, non è raro leggere frasi: "Io sto bene anche da sola...", "Io funziono bene anche da sola, non ho bisogno di stare con qualcuno per forza...".
    Io dico, ma allora che cazzo ci stai a fare qui? Vaia avanti da sola! Quelle dichiarazioni che rimarcano la loro indipendenza indicano chiaramente che tu, partner maschile, se mai entrerai nella loro vita, sarai solo un accessorio. Sarai un oggetto da usare quando serve, un soprammobile, un sostituto del vibratore. Sarai un accessorio che se c'è bene, se non c'è, va bene lo stesso. Non mi sembra il massimo invito, per una relazione a lungo termine.
    Però no, guai, lo scrivono bene in chiaro, non vogliono ONS! Perché quello no, il sesso senza vero amore non sta bene. (ONS=avventura di solo una notte)

    No ONS, e trombamicizie:
    In molti profili, anche in quelli di bruttine acidelle che non scopano da chissà quanto, è comune leggere "NO ONS!", "Niente amicizie Plus!" (trombamicizie). Se lo scrivono nel testo di presentazione, vuol dire che ne ricevono molte di queste richieste dirette al sesso. Insomma, guai a fare del sesso senza "sentimento". Le donne sono ancora troppo primitive, non c'è niente da fare. Bisognerà lavorare ancora molto perché nel loro primitivo inconscio comincino a distinguere il sesso fatto per piacere, dal esso fatto per procreare. Vedere la discussione sulle donne e il sesso.
    Poi ci sono tanti casi assurdi, dove nella presentazione dichiarano "Niente ONS e amicizie Plus!", ma poi come opzione fra i tipi di relazione che cercano, indicano anche "Flirt", oltre a "Relazione duratura". Ma io dico, che differenza sostanziale c'è fra flirt, ONS e amicizia Plus? L'ipocrisia delle donne non ha fine.

    La lista di requisiti:
    Per fortuna poche tedesche sono così immerse nel mondo dei sogni, da pubblicare una lunga lista di requisiti che dovrebbe avere il loro partner ideale. Una lista con 10-20 o più richieste "Dovrebbe essere, così, cosà, non troppo così, non troppo cosà, gli deve piacere questo ma non quello, ecc...".
    Quelle non hanno ancora capito come funziona il mondo. Sono ancora principesse immerse nella bluepill. Sui siti tedeschi si trovano poche di liste di questo tipo.

    No disoccupati:
    In Germania nessuno muore di fame. Tutti i disoccupati hanno diritto a un sussidio che gli permette di vivere (sopravvivere) almeno in un buco di 35-45 mq, se è single.
    In qualche profilo, pochi però, ho trovato "Niente disoccupati prego!", o "Dovete avere un lavoro".
    A parte che in Germania per tanti motivi può capitare di trovarsi disoccupati temporaneamente e poi trovare facilmente un nuovo lavoro. Ma in ogni caso questa è una dimostrazione nero su bianco, di quanto le donne valutino e considerino gli uomini solo in base alla loro capacità di fornire reddito e servizi. Poi hanno ancora il coraggio di propagandare che "Conta il carattere", "Conta la personalità".

    Il selfie in auto:
    Patetico. Fra le foto del profilo è immancabile il selfie al posto di guida della propria auto. Ma io dico, che cazzo rappresenta? È così che ancora nel 2021 pensate di dimostrare di essere emancipate ed essere diventate "uguali" all'uomo? Salvo poi scartare centinaia di potenziali ottimi partner, perché sono alti 5cm meno di voi?

    Niente tirchi!:
    Nella lista dei tag delle cose con piacciono, non è tanto raro trovare la parola "Geiz", che vuol dire: tirchieria. Anche in profili di ultra quarantenni. Beh, si commenta da sola. Se non siete disposti a mettere mano al portafoglio per soddisfare le loro spese personali e capricci con scarpe vestiti, stare alla larga.

    Litigare:
    Non è raro trovare nella lista dei tag delle cose con piacciono, la parola "Litigare". State lontani da questi profili! A nessuna persona sana di mente piace litigare. Se una specifica "Litigare" fra le cose che non le piacciono, è un chiaro indice che è la cosa che gli capita più frequentemente di fare. Il che significa che è una persona con cui il litigio è all'ordine del giorno, scatta con i più futili motivi. Ho sperimentato di persona con una di queste. Il primo litigio è già scoppiato nel metterci d'accordo per il primo appuntamento, e ho lasciato perdere. Era però una schizzata di suo, si vedeva anche in foto. In ogni caso evitate i profili di chi scrive chiaramente che non gli piace "litigare"!


    Bilancio finale

    Nel complesso, la mia lunga esperienza sui siti di dating in Germania è stata decisamente infruttuosa. Svariate centinaia di Euro investiti e tanto tempo perso per ricavare 4-5 incontri in cui immancabilmente non è scattata la scintilla, da entrambe le parti. Vista dal vero, una persona risulta molto diversa da come la si immagina, nel suo intero modo di essere, guardandola in foto. Qualche foto statica non basta per capire che tipo sia effettivamente una persona.
    Io nella scala della bellezza sono un 4,5 o 5. Mi dispiace dirlo, ma gli unici profili di donne che mi vengono a cercare online di loro iniziativa, sono di cesse palesi molto sotto il 4. Ovviamente sono ancora più basse di me, anche sui 150cm, spesso robuste o con qualche Kg in più. Spesso con i capelli corti e faccia mascolina. Io non so cosa ci trovino queste tipe in me. Niente mi piace meno che la donna mascolina ed io non ho lineamenti effemminati. Alcune potrebbero sembrare lesbiche in piena regola.
    Comunque quelle 4-5 tipe che ho incontrato, contattandole io, erano in media mie pari estetiche. Una sola era un po' meno di me, ma in foto sembrava tutt'altra cosa (non per via di filtri). Una in compenso aveva anche un bel corpo.

    Comunque se si vuole avere qualche speranza di risposta è indispensabile pagare per avere quell'opzione aggiuntiva che permette alle iscritte non paganti di risponderti. Quasi solo i maschi sono membri paganti sui siti di dating. Gli uomini vanno a pesca e le donne aspettano l'amo, gratis. Come nel mondo reale, di fatto si limitano a scegliere fra chi le sceglie. Non vogliono saperne di incassare un rifiuto, cosa che invece noi dobbiamo sopportare quotidianamente per decenni, senza lamentarci.

    Visto il bassissimo tasso di risposte che ricevevo, a un certo punto ho fatto l'esperimento inverso. In uno di quei siti avevo creato un finto profilo di donna, con la mia stessa età, stessa statura, con una descrizione di 2 righe ridicola e senza foto. Ho inserito una brevissima presentazione patetica, una sola frase come "Ragazza dolcissima delusa dall'amore cerca una nuova possibilità", senza aggiungere altro. Ebbene, per la prima settimana con un profilo senza foto ho ricevuto circa 10 messaggi al giorno! In breve ho avuto 100 messaggi in casella, in tempi in cui era normale avere la foto nel profilo! Non oso immaginare quanti ne avrei ricevuto mettendo una foto di una donna di aspetto normale.
    Molti messaggi erano lunghi una pagina (sarà stato un copia/incolla, ma erano bene scritti in risposta alla mia presentazione). Ovviamente non ho risposto a nessuno e ho cancellato il profilo. L'esperimento era riuscito.

    Oggi mantengo un mio profilo solo su un sito, gratuito. Rimango presente solo per dare un'occhiata ogni tanto a quello che passa, ma non ci perdo più tempo. Sempre più raramente compare un profilo adatto per me. Poi come ho scritto in altri post, non mi interessa più sbattermi per trovare una ultraquarantenne o una cinquantenne, lontana anni luce dai suoi anni migliori, e dai miei. Se capitasse per caso nella vita reale potrebbe anche andare, se c'è interesse spontaneo, ma non la vado più a cercare attivamente.
    Negli ultimi 2 anni non vedo praticamente più profili potenzialmente adatti per me. In maggioranza i profili sono di donne molto "realizzate", indipendenti e al di sopra del mio livello estetico. Fanno vite ed hanno aspettative dalla vita che non hanno niente in comune con le mie.
    Nelle loro foto si vedono soggiorni e cucine piuttosto curati. È curioso come nonostante le donne protestino contro certi stereotipi, e poi inseriscono foto di loro in cucina o proprio davanti ai fornelli.
    La categoria di donne che farebbe per me (o meglio che avrebbe fatto per me) sarebbe quella delle "nerdine", cioè quelle sul bruttino ma non troppo. Non ossessionate dalla cura estetica, ma non mascoline. Quelle che si truccano poco o per niente. Quelle che fanno una vita semplice, come la mia, senza grilli per la testa, senza bisogno di bambini e famiglia. Tipe anche un po' trascurate. In giro, fuori, se ne vedono diverse qui in Germania. Per avere successo però, anche con loro ci vuole del "fascino", non è così facile. Sui siti di dating ce ne sono invece sempre state pochissime, una vera rarità. Noto poi che negli ultimi anni ne ho viste sempre meno sui siti, fino ad essere praticamente scomparse. Non mi ricordo neanche quando ho visto l'ultima vera nerdina sul sito di dating. Probabilmente il maschio "tipo" che popola i siti di dating, non fa per loro. Oppure non hanno neanche interesse nel cercare attivamente un compagno. (Sempre che lo scegliere passivamente fra chi ti contatta, sia da considerarsi essere attivi).
    Le tipe compatibili con me, vivono anche come me. Dopo i 25-30 anni non si trovavano più in giro per i locali. Comunque, per me il tempo della ricerca attiva con tutti gli sbattimenti e perdite di tempo annessi, è finito.

    Edited by Charmfree - 18/11/2021, 12:51
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